La Storia

In un tempo remoto, in un luogo remotissimo quale era il Giappone del XVIII secolo, allora letteralmente un “mondo a parte” sconosciuto all’Occidente, profondamente legato ad una cultura secolare, in quel Giappone si avventurò da Torre del Greco la famiglia D’Elia per dare inizio ad una vicenda commerciale (e umana) che ancora oggi si alimenta di passione per i prodotti del mare.

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I D’Elia scelsero cioè di andare direttamente alla fonte, di selezionare là dove nascevano prodotti di favolosa qualità, rarità, preziosità. E nella città di Kobe la famiglia D’Elia prende casa, apre i suoi uffici, diventando insomma pioniera nella commercializzazione di perle, coralli, conchiglie dal Giappone all’Europa, all’India, agli Stati Uniti (non a caso D’Elia è stata tra le prime aziende torresi ad avere sulla carta intestata l’indirizzo dell’ufficio newyorkese) fino ad essere considerata la più grande azienda del settore con 600 tra operai ed impiegati.

I D’Elia eleggono il Giappone come loro seconda patria e i giapponesi non tardarono a ricambiare: cominciando dal mitico Kokichi Mikimoto (l’iniziatore della coltura delle perle) in una collaborazione cordiale che contribuì allo sviluppo economico delle perle, fino al governo nipponico che riconobbe la famiglia torrese come vera amica del Sol Levante per l’aiuto dato nel risollevare il comparto messo in ginocchio dalle devastazioni della seconda guerra mondiale.

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Ed oggi come allora sono il coraggio, la genialità, l’inventiva, lo spirito di confronto le virtù di “casa D’Elia”. “E mai tanta professionalità contribuì in ragione così determinate al successo di tutta una vita dedicata alle gemme del mare.” – ricorda Alfonso Vitiello, continuatore di una dinastia leggendaria. Il quale, osservando il domani, è convinto che “il futuro appartiene alle aziende che hanno una storia da raccontare”.